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L'Ente Nazionale Sordi è come una grande famiglia: i soci sono da sempre il fulcro centrale di ogni attività, ogni movimento dell'ENS è in funzione della tutela e della promozione dei diritti dei cittadini sordi. Attraverso l'iscrizione, ogni socio contribuisce ad aiutare l'ENS nelle lotte e le battaglie che ogni giorno affronta come istituzione. Agisce sul territorio attraverso i Consigli Regionali e le Sezioni Provinciali, promuove leggi d'integrazione, si fa portavoce delle difficoltà della Comunità Sorda, organizza attività con lo scopo di favorire la socialità. Anche se non esiste il "paese dei Sordi" l'ENS è ormai presente sul territorio italiano da quasi ottant'anni, anni in cui ha lavorato senza sosta in favore della Comunità; ciò gli è valso il titolo datogli dai soci stessi di "Casa dei Sordi". Se siete curiosi di scoprire "che paese è quello dei sordi" potete visitare: Città dei sordi.
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L’ENS‐ONLUS in accordo e ad integrazione dello Statuto e Regolamento Generale Interno, definisce tramite il presente Codice Etico i diritti ed i doveri e le conseguenti responsabilità alla cui osservanza è tenuto ogni partecipante all’organizzazione associativa centrale e periferica, secondo quanto disposto dall’art. 7 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n.231 “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica” che richiede, in relazione al tipo di attività svolta, l’adozione di modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a garantire lo svolgimento delle attività nel rispetto della legge ed a scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio di commissione di reati.
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I soci hanno diritto di partecipare alla vita associativa secondo i principi del presente Statuto.
I soci hanno il dovere di rispettare lo Statuto, il Regolamento Generale Interno (RGI), il Codice Etico dell’Ente, gli atti deliberativi, di indirizzo e le circolari degli organi dell’ENS.
I soci effettivi e aggregati hanno il dovere di versare la quota associativa determinata dall’Assemblea Nazionale.
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La LIS non è una forma abbreviata di italiano, una mimica, un qualche codice morse o braille, un semplice alfabeto manuale o un supporto all’espressione della lingua parlata, ma una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. Si è evoluta naturalmente, come tutte le lingue, ma con una struttura molto diversa, che utilizza sia componenti manuali (es. la configurazione, la posizione, il movimento delle mani) che non-manuali, quali l’espressione facciale, la postura, ecc. Ha meccanismi di dinamica evolutiva e di variazione nello spazio (i “dialetti”), e rappresenta un importante strumento di trasmissione culturale. È una lingua che viaggia sul canale visivo-gestuale, integro nelle persone sorde, e ciò consente loro pari opportunità di accesso alla comunicazione.
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Lo Statuto è stato approvato dal XXV Congresso Nazionale ENS il 4 giugno 2015 ed iscritto dalla Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo nel Registro delle Persone Giuridiche ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361 in data 23 luglio 2015.
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La storia dell'ENS è una storia intensa, una storia di persone che hanno creduto nell'unità, nella condivisione di obiettivi comuni, nella forza di una comunità. Un lungo cammino costellato di progressi, di sacrifici, di battaglie quotidiane di chi non si arrende e che premia chi ha sempre creduto nell'autodeterminazione delle persone sorde.
Quando l'Ente Nazionale Sordomuti si è costituito – era il 1932 – le persone sorde erano praticamente prive di qualsiasi diritto sul piano giuridico e sociale: equiparate a soggetti incapaci di intendere e di volere, erano escluse da ogni facoltà giuridica, non avevano diritto all'istruzione, se non presso istituti religiosi o precettori privati.
La loro esistenza nella società era, nei fatti, negata.